21 Ottobre 2020
NOTA CONGIUNTA SULLA DONAZIONE MEZZI DEI DISTACCAMENTI VOLONTARI
Al
Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Ing. Fabio DATTILO
Al Direttore Centrale per le
Risorse Logistiche e Strumentali
Dott.ing. Silvano BARBERI
Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco
Ing. Fabio DATTILO
Al Direttore Centrale per le
Risorse Logistiche e Strumentali
Dott.ing. Silvano BARBERI
Come certamente noto alle SS.VV. , accade sempre più frequentemente che vengano perfezionati acquisti di automezzi od attrezzature da parte di Enti o Associazioni il cui scopo, fra gli altri, è quello di contribuire al miglioramento delle dotazioni tecniche dei distaccamenti volontari cui sono legate. Il tutto avviene attraverso una complessa e difficile opera di sensibilizzazione del territorio a tutti i livelli, che origina sia raccolte di fondi fra i cittadini sia erogazioni da parte di Aziende e/o Enti Pubblici o Privati.
Raccolte ed erogazioni però necessariamente ispirate agli scopi dianzi citati, cioè mezzi od attrezzature da utilizzare a presidio della sicurezza di quelle collettività e di quel territorio da parte della locale sede di Vigili del Fuoco volontari.
Quindi è di tutta evidenza come tali elargizioni rappresentino di fatto donazioni modali che vincolano al distaccamento volontario la destinazione d’uso del bene che sarà oggetto di donazione ovvero di comodato gratuito a favore dell’Amministrazione, per tramite del Comando nella cui competenza territoriale opera la sede volontaria. Tale vincolo è peraltro sostanzialmente riconosciuto anche dalla medesima Amministrazione, che nello stesso contratto di comodato si impegna a mettere in uso il bene presso la sede concordata preventivamente, ed appunto identificata nel distaccamento volontario indicato nell’atto dal donante ovvero dal comodante.
Tuttavia, le scriventi organizzazioni ricevono sempre più frequentemente segnalazioni provenienti dai distaccamenti volontari del territorio, circa un sempre più abituale ed ordinario trasferimento degli automezzi acquisiti nei modi di cui sopra (in particolare autoscale o piattaforme aeree) per essere utilizzati presso i Comandi o le sedi permanenti in maniera stabile per lunghi periodi, di fatto distogliendoli dall’uso concordato e creando notevole imbarazzo da parte delle Associazioni donanti o comodanti nei confronti di tutti quei soggetti che, contribuendone all’acquisto, avevano certamente inteso potenziare una determinata sede volontaria e – conseguentemente – salvaguardare il territorio da essa servito, e non indistintamente il Comando nel suo complesso.
Inoltre risulta che questi automezzi vengano considerati dalla specifica Direzione Centrale come generica assegnazione/dotazione del Comando, senza nessuna specifica che essi abbiano la particolare destinazione di cui sopra. Questo potrebbe provocare, nelle fasi valutative da parte degli stessi Uffici Centrali per l’assegnazione di nuovi mezzi di quella tipologia derivanti da forniture ministeriali, un paradossale nocumento al Comando stesso, la cui dotazione di mezzi sulla carta si discosta da quella effettiva, date le limitazioni d’uso riferibili ad alcuni di essi. Paradossale in quanto si verrebbe metaforicamente a punire anziché premiare chi (intendendo il Comando nel suo complesso) in maniera a nostro dire virtuosa, sia stato in grado di favorire il miglioramento, sebbene con le specificità anzidette, delle proprie dotazioni e – conseguentemente e nella stessa misura – dell’apparato del soccorso.
Tutto ciò premesso, anche al fine di salvaguardare questa tipologia di acquisizione di beni da parte dell’Amministrazione che – seppur a destinazione vincolata – rappresenta ormai da tempo la principale modalità con cui fornire di mezzi ed attrezzature nuove le sedi volontarie del Corpo (e quindi anche di un suo generale potenziamento a costo zero), si chiede ai competenti Uffici di codesta Amministrazione di adoperarsi affinchè cessi da parte dei Comandi un tale indiscriminato e continuo depauperamento delle suddette dotazioni acquisite in donazione o comodato, sollecitando altresì una più chiara identificazione interna della destinazione d’uso di tali mezzi, in modo da meglio esplicitare le effettive attribuzioni dei singoli Comandi.
ASSOCIAZIONE ITALIANA VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI (Zanin)
UNIONE POMPIERI VOLONTARI (Colombini)
COORDINAMENTO POMPIERI VOLONTARI EMILIA ROMAGNA E
TOSCANA (C.A. Cocchi)
FEDERAZIONE NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI (Bidoccu)
Raccolte ed erogazioni però necessariamente ispirate agli scopi dianzi citati, cioè mezzi od attrezzature da utilizzare a presidio della sicurezza di quelle collettività e di quel territorio da parte della locale sede di Vigili del Fuoco volontari.
Quindi è di tutta evidenza come tali elargizioni rappresentino di fatto donazioni modali che vincolano al distaccamento volontario la destinazione d’uso del bene che sarà oggetto di donazione ovvero di comodato gratuito a favore dell’Amministrazione, per tramite del Comando nella cui competenza territoriale opera la sede volontaria. Tale vincolo è peraltro sostanzialmente riconosciuto anche dalla medesima Amministrazione, che nello stesso contratto di comodato si impegna a mettere in uso il bene presso la sede concordata preventivamente, ed appunto identificata nel distaccamento volontario indicato nell’atto dal donante ovvero dal comodante.
Tuttavia, le scriventi organizzazioni ricevono sempre più frequentemente segnalazioni provenienti dai distaccamenti volontari del territorio, circa un sempre più abituale ed ordinario trasferimento degli automezzi acquisiti nei modi di cui sopra (in particolare autoscale o piattaforme aeree) per essere utilizzati presso i Comandi o le sedi permanenti in maniera stabile per lunghi periodi, di fatto distogliendoli dall’uso concordato e creando notevole imbarazzo da parte delle Associazioni donanti o comodanti nei confronti di tutti quei soggetti che, contribuendone all’acquisto, avevano certamente inteso potenziare una determinata sede volontaria e – conseguentemente – salvaguardare il territorio da essa servito, e non indistintamente il Comando nel suo complesso.
Inoltre risulta che questi automezzi vengano considerati dalla specifica Direzione Centrale come generica assegnazione/dotazione del Comando, senza nessuna specifica che essi abbiano la particolare destinazione di cui sopra. Questo potrebbe provocare, nelle fasi valutative da parte degli stessi Uffici Centrali per l’assegnazione di nuovi mezzi di quella tipologia derivanti da forniture ministeriali, un paradossale nocumento al Comando stesso, la cui dotazione di mezzi sulla carta si discosta da quella effettiva, date le limitazioni d’uso riferibili ad alcuni di essi. Paradossale in quanto si verrebbe metaforicamente a punire anziché premiare chi (intendendo il Comando nel suo complesso) in maniera a nostro dire virtuosa, sia stato in grado di favorire il miglioramento, sebbene con le specificità anzidette, delle proprie dotazioni e – conseguentemente e nella stessa misura – dell’apparato del soccorso.
Tutto ciò premesso, anche al fine di salvaguardare questa tipologia di acquisizione di beni da parte dell’Amministrazione che – seppur a destinazione vincolata – rappresenta ormai da tempo la principale modalità con cui fornire di mezzi ed attrezzature nuove le sedi volontarie del Corpo (e quindi anche di un suo generale potenziamento a costo zero), si chiede ai competenti Uffici di codesta Amministrazione di adoperarsi affinchè cessi da parte dei Comandi un tale indiscriminato e continuo depauperamento delle suddette dotazioni acquisite in donazione o comodato, sollecitando altresì una più chiara identificazione interna della destinazione d’uso di tali mezzi, in modo da meglio esplicitare le effettive attribuzioni dei singoli Comandi.
ASSOCIAZIONE ITALIANA VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI (Zanin)
UNIONE POMPIERI VOLONTARI (Colombini)
COORDINAMENTO POMPIERI VOLONTARI EMILIA ROMAGNA E
TOSCANA (C.A. Cocchi)
FEDERAZIONE NAZIONALE VIGILI DEL FUOCO VOLONTARI (Bidoccu)
alleghiamo lettera inviata